Trovare l’equilibrio tra ottimizzazione dei contenuti e il rendere i tuoi contenuti SEO friendly richiede attenzione, tempo ed energie.
Come scrivere articoli SEO friendly
Trovare l’equilibrio tra l’ottimizzazione dei contenuti per gli utenti e il rendere i tuoi contenuti SEO friendly richiede attenzione, tempo ed energie. Dopotutto, sappiamo come i contenuti SEO friendly, possono portare un vantaggio nel generare traffico profilato, verso un contenuto specifico di un sito web.
Molti sostengono che i contenuti ottimizzati per la SEO non sono di facile utilizzo per gli utenti. In realtà, la verità è che non hai bisogno solo dell’uno o dell’altro nel creare contenuti: hai bisogno di entrambe le cose.
In questo articolo, condivideremo i migliori suggerimenti su come scrivere contenuti SEO friendly, sia per i motori di ricerca sia per i tuoi utenti.
Inizia con la ricerca per parole chiave
Chiunque abbia esperienza nella SEO ti dirà che gli algoritmi si stanno orientando verso tipi di contenuto più ponderati. Naturalmente, le parole chiave hanno ancora un ruolo enorme da svolgere nel dominare le SERP, ma dovrai avere in mente contemporaneamente il tuo pubblico di destinazione durante la produzione del tuo lavoro.
Per creare un contenuto veramente utile al tuo pubblico e risultare appetibile ai motori di ricerca devi essere consapevole di queste poche, semplici ma importantissime regole:
- Comprendi l’intento di ricerca dietro la tua ricerca di parole chiave. Un utente compie un percorso di ricerca, iniziando da poche parole.
- Ricerca
Es: cosa sono le faccette dentali. Il cliente non ha un’idea precisa in mente e cerca ispirazione - Awarness
Es: faccette dentali estetiche. Conosce il prodotto/servizio che cerca ma non conosce le caratteristiche né se esistono diverse opzioni.
- Considerazioni
Es: dentisti per faccette dentali estetiche. Il cliente ha scelto il suo prodotto e sta cercando soluzioni diverse per fare la sua scelta, in base a costi, opzioni, etc. - Conversione
Es: prenotare appuntamento dott. Xxx. Il cliente ha scelto e sta cercando di acquistare/contattare l’azienda/professionista.
- Post-conversione
Es: Come pulire le faccette dentali. Il prodotto/servizio è stato acquistato e sta cercando informazioni sul suo utilizzo/manutenzione e su come si mantiene nel tempo, quanto duri o come mantenerlo più efficiente.
Man mano che avrà letto, si sarà informato sull’argomento, affinerà la sua ricerca, aggiungendo qualche altra parola o marchio, se ha già deciso cosa fare. Questo è ciò che intendiamo quando diciamo di basare la tua ricerca di parole chiave su ciò che il tuo utente ha bisogno di sapere.
- Ricerca
- Scopri chi è al primo posto nei risultati dei motori di ricerca e usalo come risorsa per assicurarti di aver coperto gli stessi punti nel tuo articolo. Non intendiamo copiare o duplicare contenuti, ma ostentare la tua esperienza e renderla una risorsa migliore. Utilizza la base del contenuto che meglio si posiziona (meglio osservare almeno i primi tre risultati) e scrivi il TUO punto di vista sull’argomento.
- Non escludere parole chiave a coda lunga. Le keywords a cosa lunga, o Long Tail Keywords, hanno sicuramente un basso volume di ricerche ma hanno due grandi vantaggi:
a) Possono essere a bassa competitività e sarà quindi più facile raggiungere il numero 1 nei motori di ricerca
b) aiuta a dare ai tuoi contenuti un’idea reale dell’argomento che stai trattando., il che è ottimo quando Google utilizza i suoi algoritmi per scegliere le sue fonti.Suggerimento per professionisti: puoi ricercare nuove varianti delle tue parole chiave target utilizzando un Social forum come Quora. Le persone usano questo strumento per discutere di argomenti relativi al settore e non sono limitate dai filtri di ricerca.
Ci sono anche altre risorse qui sotto per aiutarti a fare qualche ricerca di parole chiave ingegnose.
Utilizza strumenti come AnswerThePublic o Google Keyword Planner per trovare le parole chiave adatte.
- Cerca le pagine specifiche sull’argomento che stai trattando su Wikipedia. Questa è una risorsa online generata dagli utenti di cui le persone si fidano. Puoi usarlo come riferimento, quando tratti specifici argomenti per cui potresti non essere ferrato, per ottenere idee.
Puoi utilizzare la pagina di Wikipedia anche solo come scheletro di base per realizzare i tuoi contenuti. - Google può letteralmente finire le tue frasi. Il completamento automatico di Google fornirà suggerimenti per le parole chiave in base alle query degli utenti reali. Splendido, no? E super utile quando si cerca di trovare quell’equilibrio tra utenti e ricerca di parole chiave.
- Le ricerche correlate su Google visualizzano 8 risultati di ricerca nella parte inferiore della pagina dei risultati. Questi vengono generati automaticamente in base all’algoritmo di Google per determinare i termini relativi alla tua ricerca.Questa è una risorsa estremamente utile da utilizzare per aiutarti nella ricerca sia di parole chiave sia di intenti di ricerca.
Utilizza questa importantissima ricerca per ampliare il tuo testo quando serve, migliorando il contenuto in base a quello che l’utente cerca, non solo in base a quel che tu pensi debba cercare. - Cerca sui forum di specifici, di attualità o informativi, per capire quali domande e su quali argomenti sta ponendo domande il tuo pubblico di destinazione.
Conosci il tuo pubblico per scrivere su ciò di cui ha bisogno. Prendi spunto dalle domande poste sui forum e realizza un approfondimento, fornendo la tua consulenza e offrendo la tua esperienza in materia. - Spia i tuoi principali concorrenti e scopri quali parole chiave stanno generando tonnellate di traffico di qualità. Puoi utilizzare un account Google gratuito per accedere allo strumento di pianificazione delle parole chiave di Google per aiutarti a fare questa ricerca, nell’interfaccia di Google AdWords.Suggerimento per professionisti: come utilizzare Google AdWords per la ricerca di parole chiave della concorrenza:
- Accedi ad AdWords, vai allo Strumento di pianificazione delle parole chiave e individua l’opzione “Trova nuove parole chiave”.
- Quindi, seleziona “Cerca nuove parole chiave utilizzando una frase, un sito Web o una categoria”.
- Una volta aperto il modulo, fai clic sul campo di testo sotto “La tua pagina di destinazione” e inserisci l’URL del tuo concorrente, quindi fai clic su “Ottieni idee”.
- Google eseguirà la scansione di tale URL e genererà un elenco di parole chiave relative sia alla pagina che al sito Web nel suo insieme.
- Quando Google termina e visualizza i risultati, fai clic sulla scheda “Idee per le parole chiave” sotto il grafico per visualizzare l’elenco delle parole chiave della concorrenza e voilà!
- Trova idee per le parole chiave su Amazon: questo è particolarmente utile se sei un’azienda di e-commerce che cerca di guidare le pagine dei prodotti. Amazon ha il dominio totale dei risultati di ricerca organici quando si tratta di parole chiave transazionali.
Usa i tuoi metadati correttamente
Ora hai trovato le tue parole chiave target. Assicurati di includerle nei posti giusti: titolo, URL, meta descrizione. Inseriscile nel testo della meta description restando tra 150-160 caratteri. Inserisci la tua keyword all’interno dei tuoi contenuti. Usa le tue parole chiave nei tag H1-H6, nei nomi delle immagini e nei tag immagine alternativi., senza esagerare.
Sarà sufficiente che la keyword sia presente una sola volta, senza rischiare la sovra ottimizzazione de contenuti. In caso contrario potresti rischiare di ottenere l’effetto opposto.
I contenuti infarciti di parole chiave, a volte piazzate senza senso e con errori grammaticali evidenti, non solo non sono apprezzate dagli utenti ma sono penalizzanti anche nei confronti dei motori di ricerca.
Se hai bisogno di aiuto per rispettare queste regole, ci sono molti strumenti di scrittura di meta gratuiti che possono aiutarti a mantenere le lunghezze consigliate da Google per i titoli e le meta descrizioni.
In definitiva, devi creare post di blog e altri tipi di contenuti che risolvano problemi o rispondano alle domande più frequenti del tuo pubblico. Includi le tue parole chiave in tutto il contenuto in un modo che risulti naturale per il lettore. Potresti chiedere a qualcuno di leggere, e correggere, la tua bozza, per assicurarti che scorra in modo naturale.
Ricordati che ottenuto l’obiettivo di posizionamento, devi superare l’ostacolo della conversione. Un contenuto scritto coi piedi difficilmente porterà conversioni. Un contenuto che non converte, vedrà rapidamente calare il suo posizionamento anche sui motori di ricerca. Perché?
Quando effettui una ricerca su Google, un piccolo cookie viene installato sul tuo device. Da quel momento Google traccia il tuo percorso nelle pagine che navighi. Un utente che atterra su un contenuto per tornare poco dopo alla ricerca fatta, indica che il contenuto cliccato non era pertinente alla sua ricerca o, comunque, non esauriente.
Conseguenza: il contenuto viene “penalizzato” nei confronti di altri che l’utente apprezza maggiormente.
Struttura i tuoi contenuti
Credimi quando dico che strutturare i tuoi contenuti ti renderà la vita molto più facile quando si tratta di scrivere.
In primo luogo, devi identificare l’obiettivo principale del tuo post. Da lì in poi, puoi dividere le altre parti per migliorare l’efficienza durante la scrittura. Una volta strutturato il contenuto, puoi lavorare su ciascuna parte separatamente senza pensarci troppo.
Ricorda che ogni contenuto dovrebbe includere un’introduzione, un corpo principale e una conclusione. Puoi dividere il corpo in diverse parti e scrivere i tuoi contenuti in un modo che catturi il tuo stile di scrittura e il tono per il tuo brand.
Usa un forte invito all’azione
Questa è una delle cose più difficili da controllare quando scrivi una conclusione (soprattutto quando sei un principiante della SEO!).
Termina i tuoi contenuti con un forte invito all’azione in modo che i tuoi lettori continuino il loro viaggio attraverso il tuo sito web. Potrebbe essere qualcosa come “iscriviti qui” o altri articoli di collegamento che spingono il tuo lettore ulteriormente lungo il percorso del cliente.
Suggerimento per professionisti: per attirare il tuo pubblico e aumentare il tuo CTR, puoi utilizzare modificatori emotivi nei tuoi titoli, come “migliore”, “brillante”, “divertente”, “gratuito”, “come fare per”, “suggerimenti” e così via.
Scrivi meta titoli avvincenti
I meta titoli sono estremamente importanti non solo per la SEO, ma anche per l’utente. Titoli descrittivi e allettanti possono fare la differenza tra gli utenti che fanno clic sul tuo articolo o i post dei tuoi concorrenti.
Suggerimento per professionisti: aumenta le tue possibilità di posizionarti più in alto e incoraggiare il CTR seguendo questi suggerimenti:
- Mantieni il tuo titolo sotto i 60 caratteri. Google visualizza i primi 60 caratteri nei risultati di ricerca e, se si supera questo limite, si corre il rischio che il titolo venga troncato nelle SERP di Google.
- Usa la tua parola chiave target all’inizio del titolo.
- Assicurati di descrivere il contenuto del post nel modo più conciso possibile.
- Assicurati di visualizzarlo in anteprima. Come accennato in precedenza, puoi utilizzare strumenti SEO gratuiti per aiutarti in questo.
- Ottimizza la tua meta descrizione
Le meta descrizioni sono un riepilogo dei tuoi contenuti che Google utilizza per mostrare sotto il tuo titolo nei risultati di ricerca. Questo meta dovrebbe essere una frase di senso computo (già nei suoi 155-160 caratteri), includere un invito all’azione, avere un copy accattivante per aumentare il tuo CTR.
Immagina di trovarti in libreria. Il detto “l’abito non fa’ il monaco” è falso. Tra centinaia di libri sullo scaffale, la prima scrematura la facciamo in maniera inconscia, guardando ciò che attrae l’occhio, ovvero la copertina, i colori sul dorso del libro o la fascetta colorata promozionale che spinge questo o quell’altro libro.
La stessa cosa avviene quando un utente effettua una ricerca. Legge il titolo, se c’è guarda l’immagine di anteprima e legge quella riga e mezzo che descrive la pagina dove dovrebbe atterrare.
Scrivere male il titolo, scegliere l’immagine sbagliata come meta immagine, sbagliare la meta descrizione, porteranno l’utente a saltare il tuo contenuto per altri più intriganti, interessanti, meglio proposti.
Sfortunatamente, non c’è modo di stabilire se Google utilizzerà la meta descrizione originale che hai creato così accuratamente. In molti casi, Google scriverà la propria versione, prendendo i primi 160 caratteri testuali del tuo contenuto. Per questo motivo è bene che il contenuto iniziale sia una frase breve e di senso compiuto. Avremo in questo modo un piano B deciso da noi.
Tag delle intestazioni
Usa i tag di intestazione tenendo conto della gerarchia. Il titolo di un post del blog deve contenere solo un tag h1 sulla pagina e includere una parola chiave target. Le sezioni principali dovrebbero contenere un tag h2 e le sottosezioni dovrebbero essere h3.
Esistono delle eccezioni a questa regola, ma sono talmente rare che non vale la pena approfondirle in questo articolo.
Assicurati che i tag di intestazione siano diversi. L’utilizzo di tag simili può indurre in errore utenti e motori di ricerca sul fatto che stai presentando le stesse informazioni due volte. Se trovi un crossover, potrebbe valere la pena consolidare quella sezione in una sola.
Se lo desideri, abbiamo dedicato un articolo specifico su come scrivere un titolo seo friendly qui.
Suggerimenti per scrivere URL SEO friendly
Gli URL svolgono un ruolo importante in termini di fattori di ranking. Più l’URL è pertinente, meglio è. Questo perché fornisce una migliore esperienza utente, soprattutto quando si tratta di condividere i collegamenti.
Includi la tua parola chiave di destinazione nel tuo URL. Questo aiuterà i motori di ricerca a classificare il tuo URL nelle SERP.
Mantieni i tuoi URL brevi e concisi rimuovendo le parole non necessarie. L’URL medio dovrebbe essere di circa 60 caratteri o da tre a cinque parole.
Se hai articoli datati, che sono molto lunghi e hanno una URL molto lunga, considera bene se sia il caso o meno di accorciarla. Non dimenticare di fare un redirect dalla vecchia URL alla nuova, evitando così di perdere la sua indicizzazione e posizionamento.
TIP: se la pagina si posiziona bene e riceve traffico, potrebbe non valere la pena di cabiare la URL rischiando di perdere il posizionamento.
Assicurati di utilizzare i trattini per separare le parole. Ad esempio, https://miosito.com/blog/la-scrittura-seo-per-tutti. Se utilizzi WordPress questo passaggio viene fatto in automatico, se ben configurato nelle impostazioni. Per capire perché consigliamo WordPress come CMS clicca qui.
Evita le Stop Word (parole di arresto), come a, an, ma e o. Mantieni i tuoi URL semplici, accattivanti e pertinenti.
Suggerimento per professionisti: usa sempre lettere minuscole. Le lettere maiuscole possono causare reindirizzamenti o errori 404 su alcuni server.
Scrivi paragrafi brevi
È sempre meglio mantenere brevi i tuoi paragrafi. Dal punto di vista dell’utente, rende i tuoi contenuti più facili da digerire. Ciascun paragrafo esprime un’idea, un concetto (bastano 2-3 frasi). Puoi utilizzare diverse opzioni di formattazione, come punti elenco, testo evidenziato e modifica del carattere. Ciò renderà più facile la leggibilità sui dispositivi mobili e renderà i tuoi contenuti visivamente più interessanti.
Ottimizza le immagini
I motori di ricerca utilizzano il testo alternativo come informazione per comprendere meglio l’argomento di un’immagine. Google non può leggere il testo reale nelle immagini stesse (questa affermazione non è più del tutto vera, ma facciamo finta che ancora lo sia), ma può interpretare il contenuto delle immagini per definire la pertinenza delle immagini nei risultati di ricerca. Quindi, dovrai dare un nome al testo alternativo e titoli descrittivi, didascalie e nomi di file.
Il testo alternativo non è visibile ai visitatori del sito Web a meno che l’immagine non venga caricata, quindi verrà visualizzato a beneficio degli utenti nel caso in cui non sia visibile l’immagine.
Ecco l’esempio di un testo alternativo per un’immagine in HTML:
< img title = ” logo officina seo ” src = ” nuovologo.jpg ” alt = ” this is officina seo logo ” / >
Nel caso utilizzi un CMS come WordPress, ti verrà chiesto di compilare questi dai in una schermata di upload delle immagini.
Collegamento esterno a fonti che hanno senso per l’utente
Ogni volta che scrivi un nuovo post sul blog, è importante puntare a risorse esterne. L’uso di un testo di ancoraggio descrittivo è importante in quanto le persone possono capire meglio dove atterreranno. I link possono aiutare i tuoi lettori a esplorare un argomento in modo più approfondito, rimanendo concentrati sul focus principale.
Puoi utilizzare link esterni anche per aiutare i motori di ricerca. Possono capire meglio di cosa tratta il tuo articolo. Quando ti colleghi internamente, puoi utilizzarlo con un vantaggio simile a seconda del contenuto che hai a disposizione sul tuo sito web.
Generalmente si demanda a fonti esterne, autorevoli, l’approfondimento di un concetto che non desideriamo approfondire nel nostro contenuto o nel nostro sito web. L’importante è scegliere realmente il contenuto migliore per approfondire l’anchor text. Se linkiamo con la parola spremuta di limoni la pagina di uno spremi agrumi, il link non sarà ritenuto pertinente e, di conseguenza, penalizzante.
Suggerimento per professionisti: ricorda di collegarti a risorse esterne utili e autorevoli come Wikipedia, testate giornalistiche, siti di nicchia autorevoli o siti governativi, poiché creerà fiducia e migliorerà l’esperienza dell’utente.
Lunghezza ottimale del contenuto
Quanto basta per esaurire l’argomento trattato
La qualità rispetto alla quantità è la chiave qui. Innanzitutto, devi fornire ai tuoi lettori il contenuto più pertinente che soddisfi il loro intento di ricerca. Puoi controllare la lunghezza ottimale per il tuo dato argomento controllando i tuoi concorrenti che si posizionano in prima pagina.
Questo ti renderà l’idea di quanto l’utente medio che affronta quella ricerca è disposto a leggere.
Non esiste una lunghezza minima per i post del blog. A Google piacciono i contenuti più lunghi poiché tendono a ottenere più Mi piace e menzioni sui social media, ma non è la regola. Per esperienza possiamo dire che, nel nostro settore, più lungo è il contenuto, maggiori sono le possibilità di posizionarsi meglio e con più di una keyword nei risultati di ricerca.
La lunghezza ottimale del contenuto è di circa 2000 parole, ma non dovrebbe essere il tuo obiettivo, per gli stessi motivi appena descritti della lunghezza minima. Non fossilizzarti sullo scrivere 2000 parole ogni volta poiché, in realtà, tutto dipende dai fattori descritti sopra.
Ottimizza i tuoi contenuti per i dispositivi mobili
L’ottimizzazione del tuo blog/sito Web per dispositivi mobili è un must per i motori di ricerca, poiché Google ora predilige i siti Web ottimizzati per dispositivi mobili. Non è una regola SEO ma un’affermazione di Google stesso.
L’utilizzo di Internet mobile ha attualmente superato il 50% del totale di navigatori di Internet, una percentuale impressionante della quota di mercato. Non riuscire a rendere il tuo sito Web/pagina mobile friendly è un modo sicuro per ridurre le tue possibilità di posizionamento.
Con il Core Web Vitals update di Google già lanciato nel giugno 2021, non è mai stato così importante controllare che le tue pagine funzionino alla velocità ottimale.
Google ha introdotto i Core Web Vitals (approfondisci qui). Un miscuglio di fattori che Google considera importanti per l’esperienza dell’utente, tra cui:
- HTTPS
- Compatibilità con i dispositivi mobili
- Mancanza di pop up
- “Navigazione sicura” (in pratica, non avere malware sulla tua pagina)
Puoi verificarlo digitando la tua URL nella pagina per lo Speed Test dedicata di Google dove ti fornirà un elenco di miglioramenti da apportare. Questa non è esattamente un’ottimizzazione semplice, quindi potresti aver bisogno dell’aiuto tecnico.
Aggiorna regolarmente i tuoi contenuti
Diciamo che il tuo post sul blog va davvero bene, sei al 1° posto nelle SERP, le persone sono coinvolte, si convertono in clienti/follower e anche tu hai avuto la tua giusta quota di condivisioni sui social. Sfortunatamente, il duro lavoro non si ferma qui.
Google è sempre alla ricerca della fonte migliore in termini di risorse e avrai sempre i tuoi concorrenti che cercheranno di scrivere qualcosa di più prezioso per sorpassarti, proprio come hai fatto tu prima di loro. Devi tenere il passo e rimanere un passo avanti.
La pubblicazione di nuovi contenuti e l’aggiornamento dei vecchi, viene regolarmente scansionata da Google e invia segnali importanti. Segnala a Google che il tuo blog è una buona risorsa ed è tenuto aggiornato, il che può aiutare a mantenere le distanze dalla concorrenza.
TIPS: Ricorda che puoi aggiornare i post del blog in base alla data e aggiungere ulteriori paragrafi di nuove informazioni che sono venute alla luce, nuove considerazioni, riscrivere paragrafi ormai obsoleti di un articolo che, in linea generale rimane valido.
Includi il markup di schema.org
Il markup di schema.org si trova nel codice del tuo sito web ed è utile per aiutare i motori di ricerca ad analizzare i tuoi contenuti. Per fare un esempio: il markup schema può indicare alle SERP di visualizzare un programma dei prossimi eventi dell’hotel. Questo, per l’utente, è incredibilmente utile!
Puoi utilizzare l’Assistente per il markup dei dati strutturati di Google per aggiungere il markup ai post del tuo blog in modo relativamente semplice. Inoltre, non dimenticare di testarlo con lo strumento di test dei dati strutturati di Google.
Se scegli di seguire questi suggerimenti sulla scrittura di contenuti SEO friendly, sarai sicuro di indirizzare il giusto tipo di traffico verso il tuo post del blog e il tuo sito web. Certo, ci vorrà molto tempo, andare avanti e indietro e rileggere questo articolo, ma varrà sicuramente il tuo investimento di tempo.
Se invece pensi di aver bisogno di un consulente seo freelance compila il form sottostante.